- EDIZIONE STRAORDINARIA -
Nuove tensioni nel nord est asiatico: Corea del nord organizza un nuovo lancio
Il Giappone in questi giorni ha pubblicamente condannato
il piano di Pyongyang di lanciare un razzo spaziale, definendolo come un
subdolo tentativo per testare un missile a lunga gettata. Il governo giapponese
ha ordinato alla contraerea marittima e alle forze di difesa armate di missili
Patriot PAC 3 di intercettare ed abbattere il missile qualora i componenti del
lancio dovessero sorvolare e ricadere in territorio giapponese. Il premier Shinzo Abe ha dichiarato che il
piano per il lancio del missile rappresenta “una chiara violazione delle
precedenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, e un grave atto provocatorio
contro la sicurezza del paese.”
Il Giappone nei prossimi giorni, in collaborazione con
Stati Uniti e Corea del Sud, solleciterà Pyongyang a non effettuare il lancio.
La notte di martedì 3 Febbraio, infatti, la Corea del Nord ha avvertito
l’Organizzazione Internazionale Marittima che avrebbe compiuto il lancio di un “satellite”
nell’orbita spaziale tra l’8 e il 25 Febbraio. La Corea del Nord, intanto, ha
condotto il suo quarto test nucleare il 6 Gennaio. Questo test pianificato è ampiamente
considerato come una dimostrazione di forza nel campo della missilistica da
parte del regime di Pyongyang. Il prossimo lancio sarà effettuato presso un
sito militare nella Corea nord-occidentale, e secondo Tokyo sorvolerà parte
delle isole giapponesi Sakishima, situate a sud del Giappone e facenti parte
della prefettura di Okinawa incluse le isole di Ishigaki e Miyako[1].
I giapponesi si oppongono fermamente al lancio, poiché le
risoluzioni del Consiglio di Sicurezza hanno proibito alla Corea del Nord,
qualsiasi tipo di test che usi queste tecnologie missilistico-balistiche. Le unità di difesa terrestri e marittime
dell’Impero Nipponico sono al momento allertate a distruggere qualsiasi razzo o
missile sorvoli lo spazio aereo giapponese. Pyongyang ha dichiarato che il
lancio del missile investirà invece il Mar Cinese orientale e l’Oceano Pacifico
a est delle Filippine. Staremo a vedere come andrà a finire. Il missile
adoperato sarà della stessa tipologia di quello lanciato dalla Corea del Nord
nel 2012, e per il quale ha subito sanzioni da parte del Consiglio di
Sicurezza. Le tecnologie adoperate per questo test missilistico, sarebbero le
stesse adoperate per costruire missili ICBM, i quali sono proibiti dalle
restrizioni internazionali. Tuttavia Pyongyang risponde reclamando il diritto
di mantenere un programma spaziale a scopo non militare. Di contro, molti
analisti ed esperti di Corea del Nord, spiegano tutt’oggi che questi tentativi
servirebbero a coprire e a camuffare il reale programma nucleare a scopo
militare che Kim Jong Un sta attivamente portando avanti.[2]
L’auspicio
è che queste ripetute provocazioni da parte di Pyongyang non portino ad un
escalation di tensioni che destabilizzerebbero il Nord-Est asiatico. Al momento
la posizione mediatrice della Cina sembrerebbe mantenere la situazione in
equilibrio, nonostante la politica aggressiva del regime nordcoreano, il quale
procede verso la nuclearizzazione. Vedremo cosa dirà il testo della prossima
risoluzione del Consiglio di Sicurezza, e di che natura e gravità saranno le
ulteriori sanzioni che verranno applicate nei confronti di Pyongyang.
Danilo Lo Coco
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