#Pensatopervoi
La rubrica settimanale con le nostre proposte
Terrorismo internazionale: un'analisi del fenomeno
Dagli
attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 il mondo sembra non essere più lo
stesso: i ‘’nemici dell’umanità’’ sono cambiati, con l’affermarsi della
globalizzazione anche il crimine si adegua e diventa globale. Lo spettro del terrorismo internazionale si
fa sempre più incombente e con esso cambiano le priorità degli Stati nazionali
che si trovano a fronteggiare una minaccia diffusa ma al contempo nascosta, e
proprio per questo, difficile da stanare. L’eterna dicotomia tra libertà civili
e sicurezza si radicalizza fino a trovare una sintesi che sembra protendere
verso il rifugio dalla paura, il controllo delle persone e dei dati. E’ il
terrorismo internazionale, quindi, che viene individuato e rappresentato come
la minaccia principale dello Status quo a livello Globale. In poco tempo
partono numerose offensive armate, economiche e di intelligence su scala globale sponsorizzate dalle grandi potenze
occidentali, Stati Uniti in primis, che coinvolge il Medio Oriente, il Sud Est
Asiatico, il Sud America , il Sahel e gli affari interni di tutti quei paesi
direttamente o indirettamente coinvolti nelle attività terroristiche. Oggi
sembra essere in corso una nuova stagione del terrorismo internazionale: con la
nascita dell’ISIL , un gruppo di matrice islamista dalle origini apparentemente
poco chiare, che, in poco tempo, è diventato l’organizzazione terroristica più
potente del mondo sotto numerosi punti di vista come quello
economico-finanziario, militare, territoriale e mediatico. Dagli attacchi
dell’11 settembre, passando per la
guerra in Siria fino alle stragi di Parigi del 13 novembre, il
terrorismo di matrice islamista è diventato così penetrante da diventare il
soggetto principale con il quale l’immaginario collettivo identifica il
fenomeno del terrorismo internazionale, percependo il fenomeno esclusivamente
come una guerra alla civiltà occidentale e innescando ‘’soluzioni’’ a tratti
scellerate e senza una strategia a lungo termine. Tuttavia, un fenomeno di questa portata è più
complesso e variegato di quanto possa apparire seguendo il flusso continuo di
informazioni che propongono i Mass media tradizionali. Per capire e analizzare
meglio le dimensioni e le criticità del terrorismo internazionale gli strumenti
non mancano, uno di questi è il Global Terrorism Index sviluppato ogni anno da
15 anni dall’Institute for Economics and Peace, e basato sul database del
terrorismo globale raccolto dal National Consortium for the Study of Terrorism
and Responses to Terrorism (START) presso
l'Università del Maryland. Il Global Terrorism Index fornisce un riepilogo
completo degli effetti del terrorismo in 162 paesi, il 99% della popolazione mondiale. L’Istituto
Mediterraneo Studi Internazionali ha provato a concentrarsi su alcuni dei
principali ‘focus’ proposti all’interno del Global Terrorism Index. Continua a leggere...
Lorenzo Gagliano
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